Mei/Indipendenti

Buona anche la terza per Michele Cortese coi suoi “KM0”

Pubblicato

4 anni fa

6 Febbraio 2020

“KM0” di Michele Cortese, ex Aram Quartet con Antonio Maggio e ora giudice del contest Vorrei cantarti fra cent’anni. La recensione del suo terzo album

Salentino, classe 1985, Michele Cortese si fa conoscere dal grande pubblico ben dodici anni fa, quando insieme agli Aram Quartet vince la prima edizione del talent show musicale X Factor. Dopo “Il teatro dei burattini” del 2011 e “Vico Sferracavalli 16” del 2014, “KM0” è il suo ultimo lavoro discografico da solista uscito nel 2018 come autoproduzione per KM Records, anticipato dal singolo “Solo Lou Reed”, di cui Cortese firma anche la produzione artistica.

Vincitore di numerosi premi, come il “Premio Roma Videoclip” per “Storia d’amore” e “Stabat Mater”, il “Terra del Sole Award”, oltre alla vittoria della “Competencia Internacional” come interprete e miglior canzone all’interno della 56esima edizione del Festival di Vina del Mar, a 35 anni il musicista di Gallipoli vanta un bagaglio artistico importante e variegato, con esperienze di corista in Rai accompagnando artisti del calibro di Cocciante, Arbore, Bocelli, fino alle esperienze attoriali in Cile (“An Angel of Music”, “Evita”, “Night in Broadway”): senza dubbio un iter così caleidoscopio si riflette nella musica di questo artista che non a caso sfugge meravigliosamente a qualsivoglia etichetta o categorizzazione per far sì che il fulcro della sua produzione sia semplicemente l’arte, declinata nelle più disparate sfaccettature, dalla ballata pop melodica a quella rock più graffiata e ritmata, mantenendo una coerenza ed una credibilità sempre vigili.

Il carisma di Cortese si riversa sia nella scrittura, fresca ed attuale, mai banale o ripetitiva, sia nel sound, accattivante ed orecchiabile nell’accezione più nobile e popolare dell’aggettivo, nel risultato di un lavoro discografico fruibile, godibile dall’inizio alla fine, incuriosente ed appassionante. “KM0” infatti si rivela un avvincente viaggio in musica in cui protagonista assoluta è la gran voce di Cortese, limpida, senza orpelli, potente, che il cantante modula con sapiente controllo a seconda del taglio e del focus dei brani, tutti convincenti nell’eterogeneità di un album che è una ventata d’aria fresca e rigenerante.